La Corte dei Conti rileva di nuovo la violazione dell’obbligo di approvazione dei bilanci del SSR


Corte dei Conti per la Calabria, Requisitoria del Procuratore regionale Romeo Ermenegildo Palma, Giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2021, 01/12/2022

Permane la grave criticità dell’effettiva determinazione dell’ammontare del debito, in assenza – ormai non più giustificabile – del bilancio consolidato del settore sanità.

Tale non tollerabile ed illegittima condizione in violazione dei più elementari principi che vigono in materia di contabilità pubblica può invero trovare moratoria soltanto in considerazione della vigenza di una gestione commissariale plenipotenziaria espressione della necessità di affrontare e superare un’emergenza conseguente alla insipiente e devastante gestione della sanità regionale che giustifica la stessa emergenza. Non si tratta, tuttavia, di una moratoria che ammette un lungo termine in quanto strettamente collegata alla transitorietà dell’emergenza ed alla conclusione della stessa, ferma restando, comunque, la riserva della Procura di verificare l’eventuale contributo causale degli autori delle eventuali omissioni nella determinazione di un possibile danno erariale.

Come reiteratamente segnalato dagli Organi interni di revisione la gestione delle Aziende sanitarie è connotata dalla non attendibilità dei dati in conseguenza del disordine nella amministrazione degli ingenti flussi finanziari dedicati all’assistenza sanitaria e al mantenimento dei LEA.

Significativa è in proposito la conclusione cui perviene (nota prot. 4874 del 2/9/2022) il Collegio dei revisori della ASP di Reggio Calabria – la stessa ASP per la quale il Commissario è stato incaricato di regolarizzare le poste debitorie – che dopo avere premesso che l’ente “non riesce a redigere uno stato patrimoniale con dati certi ed attendibili” e dopo avere elencato le irregolarità riscontrate conclude che tutto ciò “fa emergere una criticità anomala e sistemica caratterizzata da una scarsa trasparenza e da inadeguate procedure amministrativo/contabili correlate ad una probabile mancanza di organicità tra le varie strutture organizzative dell’Azienda che espone l’Azienda al rischio di incorrere in uno stato irreversibile di insolvenza”.

L’esito dell’attività di indagine segnala peraltro la violazione dell’obbligo di approvazione dei bilanci non soltanto da parte della menzionata ASP di Reggio Calabria, ma anche da parte della ASP di Cosenza, e, comunque, una condizione di disordine contabile che non consente di definire le procedure di accertamento funzionali alla approvazione. L’istruttoria evidenzia in particolare che diverse Aziende a seguito dell’attività di riconciliazione hanno accertato disallineamenti consistenti tra saldi debitori e saldi creditori, facendo emergere debiti di cui non conoscevano l’esistenza o crediti inesistenti che credeva di vantare.

Comments are closed.