Tempi di pagamento: la Ragioneria dello Stato avverte le pubbliche amministrazioni su controlli e adempimenti

Ragioneria Generale dello Stato,  Circolare del 5 aprile 2024, n. 15

Nell’ambito delle revisioni al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), approvate con decisione del Consiglio Ecofin dell’8 dicembre 2023, sono stati, fra l’altro, introdotte nuove milestone per l’attuazione della M1C1-Riforma n. 1.11 – Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie. In particolare, la milestone M1C1-72bis prevede una serie di interventi, da adottare entro il primo trimestre del 2024, volti a favorire un’accelerazione nel percorso di miglioramento dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni ai fini del conseguimento dei target previsti dalla stessa riforma, al primo trimestre del 2025 e del 2026

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi della M1C1-Riforma 1.11 del PNRR sarà effettuata sia con riferimento all’indicatore del tempo medio di pagamento, che non deve superare i termini massimi consentiti (30 o 60 giorni), che all’indicatore del tempo medio di ritardo (che non deve risultare maggiore di zero), le pubbliche amministrazioni avranno cura, nel confermare nel sistema PCC la data di scadenza delle fatture, di rispettare le prescrizioni previste al riguardo dal decreto legislativo n. 231 del 2002.

Si ricorda che l’indicazione di scadenze dei termini di pagamento superiori a quelli consentiti dalla legislazione vigente era stata già evidenziata nell’ambito dell’attività di monitoraggio relativa ad anni precedenti ed aveva portato all’adozione di una specifica segnalazione con la Circolare RGS n. 17 del 7/4/2022, con la quale si raccomandava alle amministrazioni/enti pubblici di avere “cura, nel confermare nel sistema PCC la data di scadenza delle fatture, di rispettare le prescrizioni previste al riguardo dal decreto legislativo n. 231 del 2002”. Dall’analisi delle fatture ricevute dalle pubbliche amministrazioni nell’anno 2023, è emerso il perdurare di tale criticità. In casi non limitati, infatti, le pubbliche amministrazioni hanno indicato termini di scadenza che superano il periodo stabilito dalla direttiva europea e dalla legislazione nazionale di recepimento.

Si rende opportuno, infine, sottolineare che la Commissione europea, ai fini di ogni eventuale verifica, potrà accedere ad un database, alimentato con i dati della PCC, contenente le informazioni elementari necessarie e sufficienti per il calcolo degli indicatori sui tempi di pagamento, nel rispetto dei limiti imposti dalla normativa sulla privacy

Fra gli interventi richiesti nell’ambito della nuova milestone M1C1-72 bis, vi è quello riguardante l’adozione da parte delle pubbliche amministrazioni dei piani annuali dei flussi di cassa atti a garantire il rispetto dei termini legali di pagamento.

Un ulteriore intervento, previsto nell’ambito della nuova milestone M1C1-72 bis, riguarda la previsione/potenziamento dell’Audit interno e delle funzioni di controllo dei Ministeri e delle regioni. In proposito, si ricorda, innanzitutto, che l’art.4-bis, comma 2, del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 aprile 2023, n. 41, ha previsto l’inserimento da parte degli Organismi indipendenti di valutazione (OIV) dei singoli Ministeri e delle Regioni di specifici obiettivi per il rispetto dei tempi di pagamento a carico dei dirigenti che effettuano i pagamenti.

Inoltre, sia per i referenti dei Ministeri che per quelli delle Regioni, come per ciascun responsabile/incaricato di una pubblica amministrazione registrato in PCC, è possibile attingere a specifiche funzionalità predisposte in AreaRGS che consentono di analizzare, mediante l’utilizzo del servizio denominato “Stock del debito”, i dettagli delle singole fatture (con le relative scadenze) che concorrono al calcolo dei valori presentati per lo stock del debito e per il calcolo dei tempi medi ponderati di pagamento e ritardo. Sono, inoltre, in fase di realizzazione funzionalità che consentiranno di effettuare analisi sui debiti commerciali ai singoli Uffici centrali di bilancio presso ogni Ministero, nonché alla Corte dei Conti.

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