Privacy e decisione di adeguatezza della Commissione UE: si apre la strada per i cittadini UE per chiedere risarcimenti all’Intelligence USA

Dipartimento della Giustizia USA, comunicato del 10 luglio e Executive order n. 14086

Il Dipartimento di Giustizia degli USA ha accolto con particolare favore l’adozione da parte della Commissione europea il 10 luglio della decisione di adeguatezza per gli Stati Uniti come parte dell’UE-U.S. Framework sulla privacy dei dati.

La decisione di adeguatezza costituisce una base legittima nell’ambito del diritto dell’Unione europea per i trasferimenti di dati personali dai paesi dell’UE agli Stati Uniti a fini commerciali. Questo flusso di dati è alla base delle relazioni economiche U.S.-UE di circa $ 7 trilioni di dollari e offre benefici a cittadini e aziende su entrambi i lati dell’Atlantico, consentendo alle imprese di tutte le dimensioni di competere nei mercati reciproci.

Infatti l’articolo 45, paragrafo 3, del regolamento generale sulla protezione dei dati conferisce alla Commissione il potere di decidere, mediante atti di esecuzione, che un paese terzo garantisce “un livello di protezione adeguato”, ossia un livello di protezione dei dati personali che è sostanzialmente equivalente al livello di protezione nell’UE. Per effetto di una decisione di adeguatezza i dati personali possono essere trasmessi liberamente dall’UE (e dalla Norvegia, dal Liechtenstein e dall’Islanda) verso un paese terzo senza ulteriori ostacoli.

L’adozione da parte della Commissione della decisione di adeguatezza reca anche la designazione del procuratore generale dell’UE (e dei tre paesi in più che costituiscono la zona economica europea SEE) come “stati qualificanti” ai fini dell’attuazione del meccanismo di riparazione stabilito nell’ordine esecutivo 14086.

A seguito della designazione e dell’adozione della decisione di adeguatezza, gli individui UE/SEE possono ora presentare reclami per ottenere un risarcimento per presunte violazioni della legge in relazione alle attività di intelligence statunitensi che incidono sui loro dati personali trasferiti negli Stati Uniti.

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